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Jet Lag cos'è e come sconfiggerlo
In questo articolo parliamo di...
- Quando viaggiamo attraversando più fusi orari, il nostro orologio biologico va in tilt: ecco perché il jet lag non è solo una sensazione passeggera, ma una vera disincronizzazione del ritmo sonno-veglia che può durare giorni e causare stanchezza, insonnia e confusione mentale.
- La direzione del viaggio conta più di quanto pensi: volare verso est è spesso più faticoso per l’organismo rispetto ai viaggi verso ovest, perché ci costringe ad “accorciare” le giornate, mettendo sotto pressione l’adattamento del nostro corpo.
- Non è solo questione di fortuna o resistenza personale: per limitare gli effetti del jet lag, prepararsi in anticipo (modificando gli orari del sonno), idratarsi bene, scegliere jet privati con cabina depressurizzata e mantenere una routine equilibrata all’arrivo può davvero fare la differenza.
Cos'è il jet lag? Ecco 5 consigli (semplici ma efficaci) per viaggiare meglio
Hai intenzione di prendere a noleggio un jet privato ma temi la sindrome del "jet lag"?
È pienamente comprensibile: tantissime persone soffrono del cosiddetto mal di fuso orario e non sempre sanno come affrontarlo al meglio e soprattutto come prevenirlo.
Oggi vogliamo aiutarti in questo senso, descrivendoti nei dettagli cosa sia il jet lag e quali sono i suoi sintomi, come sconfiggerlo e in che modo si può prevenire efficacemente.
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Jet lag: definizione ed etimologia
Il termine jet lag nasce dall’unione di due parole inglesi: jet (aereo a reazione) e lag (ritardo o sfasamento). In italiano viene chiamato disincronosi circadiana o, più comunemente, sindrome da mal di fuso orario.
Si tratta di una condizione fisiologica che compare quando attraversiamo rapidamente più fusi orari. In realtà non capita solo durante il volo in jet privato o in aereo di linea, ma può verificarsi anche in altre situazioni in cui il ciclo sonno–veglia viene alterato, come ad esempio nel lavoro a turni.
Alla base del fenomeno c’è un’alterazione del ritmo circadiano, il cosiddetto orologio biologico che regola il sonno, la veglia e molte altre funzioni vitali. In pratica, il cervello fatica a sincronizzare i segnali provenienti da diverse aree, generando una sorta di disallineamento interno.
Un aspetto curioso è che gli effetti del jet lag non sono identici in tutte le direzioni: in genere risultano più intensi quando si viaggia verso est, perché le giornate “si accorciano” e il corpo ha meno tempo per adattarsi. Al contrario, volare verso ovest allunga la giornata, rendendo l’adattamento leggermente più semplice.
Ma quali sono questi sintomi?
I sintomi del jet lag
Il nostro corpo è naturalmente programmato per fare una serie di cose in un periodo di 24 ore, come mangiare e dormire. Queste abitudini sono note come ritmi circadiani e quando voliamo vengono spesso scombussolate.
Tra i sintomi più comuni del jet lag troviamo i seguenti:
- estrema stanchezza,
- insonnia,
- letargia,
- mal di testa,
- irritabilità,
- cattiva digestione,
- problemi intestinali,
- perdita di appetito,
- problemi di memoria e concentrazione,
- disorientamento.
Solitamente maggiore è il numero di fusi orari che una persona attraversa in un breve periodo, maggiore è la gravità dei sintomi.
I tempi di ripresa post sconvolgimento del ritmo circadiano variano di persona in persona e dipendono in particolare dall'età, dallo stato di salute e dai livelli di stress.
In genere i bambini si riprendono molto velocemente, mentre le persone anziane hanno bisogno di diverso tempo per star meglio dopo il jet lag.
Ora che conosci il significato di jet lag e gli effetti principali di questo problema vogliamo fornirti alcune indicazioni utili a prevenirlo, in modo che tu possa prenotare un jet privato in tutta tranquillità.
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Prevenire il jet lag: ecco come fare
Per ridurre al minimo il jet lag non servono rimedi miracolosi, ma alcune semplici accortezze da adottare prima, durante e subito dopo il volo.
- Limita alcol e caffeina: entrambi favoriscono la disidratazione e peggiorano la qualità del sonno. L’alcol, in particolare, amplifica la sensazione di stanchezza e rende più intensi i sintomi del jet lag. La scelta migliore resta sempre l’acqua.
- Cerca di riposare a bordo: chi riesce a dormire o anche solo rilassarsi durante il viaggio avverte meno disturbi all’arrivo. Nei jet privati a lungo raggio questo è più facile, grazie a poltrone reclinabili, divani e in alcuni casi veri e propri letti.
- Scegli un jet a noleggio: la pressione in cabina è inferiore a quella al livello del mare, e questo può ridurre l’ossigeno disponibile per il cervello, causando letargia e sintomi simili al mal di quota dopo diverse ore di volo. Aerei come il Gulfstream G550 sono progettati per ridurre questo effetto, offrendo un ambiente più confortevole e meno stancante.
- Programma l’arrivo alla sera: atterrare nel tardo pomeriggio o in prima serata aiuta a sincronizzarsi più rapidamente con l’orario locale, puntando ad andare a letto verso le 22:00.
- Prepara il corpo al nuovo fuso: prima di un volo verso est, prova ad andare a letto un po’ prima nei giorni precedenti; al contrario, per un volo verso ovest abitua il corpo a dormire e svegliarti più tardi.
- Proteggi il sonno in volo: una mascherina per gli occhi e dei tappi per le orecchie possono fare la differenza per concedersi un riposo rigenerante anche tra i rumori e le luci della cabina.
- Mantieniti idratato: bere regolarmente acqua durante il viaggio è uno dei modi più efficaci per limitare il malessere legato al cambio di fuso.
E una volta arrivati a destinazione? Ecco qualche strategia per smaltire più in fretta il jet lag:
- evita pasti troppo abbondanti o attività fisica intensa appena atterrato;
- trascorri più tempo possibile all’aperto, soprattutto alla luce naturale, che è il principale “reset” per l’orologio biologico;
- cerca di dormire seguendo subito l’orario locale, anche se all’inizio può sembrare difficile.
Prima ci si adatta alla routine del luogo in cui si è arrivati, più velocemente il corpo riallinea il proprio ritmo circadiano e recupera energia.
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Cos'è il jet lag? Domande frequenti
Che cos'è il jet lag e perché si verifica?
Il jet lag, detto anche disincronosi circadiana, compare quando l’orologio biologico si altera a causa di un rapido attraversamento dei fusi orari. Questo porta a uno sfasamento tra il ritmo naturale sonno-veglia e il nuovo orario locale. I sintomi si avvertono di più nei viaggi verso est, perché la giornata si accorcia, mentre verso ovest risulta più semplice adattarsi. Il fenomeno non riguarda solo i voli, ma può colpire anche chi lavora su turni notturni. Si tratta in sostanza di un disturbo fisiologico legato alla perdita di sincronizzazione tra corpo e ambiente esterno.
Quali sono i principali sintomi del jet lag?
I sintomi del jet lag sono diversi e possono variare in intensità. I più comuni sono insonnia, estrema stanchezza, mal di testa, irritabilità e disturbi digestivi. Spesso si accompagnano a perdita di appetito, disorientamento, difficoltà di concentrazione e problemi intestinali. Più fusi orari si attraversano in breve tempo, più i sintomi risultano intensi e duraturi. I bambini in genere recuperano più velocemente, mentre gli anziani hanno bisogno di più tempo. Anche lo stress e le condizioni di salute possono influire sulla durata del recupero.
Come si può prevenire o ridurre il jet lag?
Per prevenire o ridurre il jet lag si possono adottare alcune semplici strategie. Prima del viaggio conviene adattare gradualmente gli orari di sonno in base alla direzione del volo. Durante il volo è bene bere acqua, evitare alcol e caffeina e cercare di riposare con l’aiuto di mascherina e tappi per le orecchie. È utile anche scegliere aerei che favoriscono il ricambio dell’aria e riducono la pressione in cabina. Una volta arrivati a destinazione, meglio esporsi alla luce naturale e rispettare subito i nuovi orari di pasti e sonno. Così l’orologio biologico riesce a sincronizzarsi più velocemente con il nuovo ambiente.