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Novità sui passaporti: leggi e regolamentazioni

mercoledì 24 ottobre 2018 Blog

Per volare su jet privati, per il check-in in hotel o come garanzia per le procedure di cambio valuta, il passaporto è il documento più usato, potente ed importante.

È il documento di viaggio che ufficializza l'identità e la nazionalità del suo proprietario, principalmente con lo scopo di viaggiare all'interno della stessa nazione o all'estero. Di solito, i passaporti possono includere informazioni quali la fotografia del titolare, nazionalità, nome, luogo e data di nascita, colore degli occhi, altezza, firma, impronte digitali, informazioni sulla famiglia e altri dettagli.

A partire dal 2017, ci sono oltre 120 amministrazioni governative in tutto il mondo, che emettono dei nuovi passaporti elettronici che includono informazioni biometriche inserite in un microchip nel passaporto, rendendoli leggibili dalle macchine e difficili da imitare fraudolentemente.

Un detentore di passaporto è normalmente autorizzato a entrare nel paese che ha rilasciato il documento, tuttavia alcune persone autorizzate ad avere un passaporto potrebbero non essere considerati cittadini a pieno titolo con diritto di soggiorno. Un passaporto non consente di ottenere alcun diritto nel paese visitato, e non obbliga il paese di emissione in alcun modo nei confronti del titolare, ad esempio fornendo assistenza consolare.

Molti paesi consentono normalmente l'ingresso ai titolari di passaporti di altri paesi, a volte richiedono un visto di ingresso che deve essere ottenuto prima del viaggio o al momento dei controlli di immigrazione all'arrivo, ma questo non è un diritto automatico.

Spesso, il visto è di fatto un timbro con la data di entrata e il nome del paese su una delle pagine, oppure può essere un adesivo stampato, incollato sul documento che deve essere ottenuto prima del viaggio. Alcuni visti indicano anche quante volte il titolare del passaporto è autorizzato a entrare nel territorio, o definisce un "periodo di permesso di ingresso", ad esempio, tutte le volte che lo si desidera, entro un anno dall'emissione del visto. Inoltre, alcuni paesi richiedono anche almeno 6 mesi di validità residua del passaporto dopo aver lasciato il territorio.

I jet privati ​​spesso godono di un'attenzione speciale ai controlli dell'immigrazione, i quali vengono effettuati direttamente a bordo dell'aeromobile dall'ufficiale dell'immigrazione, quindi il passeggero non deve fare la coda all'aeroporto.

Qualora uno Stato non ne riconosca un altro, o sia in conflitto con esso per motivi politici o guerre, può vietare l'uso del passaporto per viaggiare in quel paese o può vietare l'ingresso ai titolari di passaporto di tale altro paese, e talvolta ad altri che, ad esempio, hanno appena visitato la nazione.

Sua Maestà, la Regina del Regno Unito, non ha il passaporto, in quanto il documento è emesso sotto il suo nome, quindi non ne ha bisogno.

Il Vaticano, lo stato indipendente all'interno di Roma, non ha controlli di immigrazione, tuttavia le autorità rilasciano i passaporti. Il passaporto numero 1 è sempre di proprietà del Papa.

150.000 persone hanno acquistato il loro passaporto della nazione Sealand su internet. Il Sealand è un paese indipendente non riconosciuto, situato tra la Francia e il Regno Unito.

In Europa, l’emissione del passaporto ha costi diversi nei diversi stati. Il più costoso è il Belgio: devi spendere 210 euro per riemettere il tuo documento. La Spagna è la più economica con 25,50 EUR. Il passaporto è necessario per volare su jet privato all'interno dei paesi che appartengono all'accordo Schengen (firmato nel 1985, include quasi tutti i paesi che prendono parte all'Unione Europea).

Il passaporto del Nicaragua possiede 89 diversi sistemi di sicurezza, tra cui alcuni codici a barre bidimensionali, ologrammi e filigrana che lo rendono in cima alla lista dei documenti più difficili da contraffare.

La potenza di un passaporto è calcolata sulla base di quanti diversi paesi è possibile visitare senza la necessità di un visto. Il passaporto danese è recentemente avanzato di grado fino a raggiungere la quarta posizione, aprendo le porte ai suoi possessori in 187 paesi diversi in tutto il mondo senza visto. I primi tre in classifica sono: al primo posto il Giappone che consente l'accesso senza visto a 190 paesi, seguito da Singapore (189), poi Germania, Francia e Corea del Sud al terzo posto con 188 stati diversi in tutto il mondo. In ultima posizione, la 106esima, troviamo Iraq ed Afghanistan con accesso a 30 nazioni senza bisogno di visto (fonte www.henleypassportindex.com).

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