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Fokker 70 private jet: caratteristiche e curiosità di uno dei più celebri aerei privati.

mercoledì 29 maggio 2019 Blog

Vorresti acquistare prendere a noleggio un jet privato e ti stai informando riguardo le caratteristiche di questi velivoli, anche quelli ormai fuori produzione?

Oggi ti parleremo del Fokker 70, velivolo della ditta olandese "Fokker".

Tale aereo venne ideato e costruito negli anni '90 per intraprendere voli regionali, in sostituzione del vecchio Fokker F28, modello risalente agli anni 60.

Cenni storici dell'azienda di jet privati Fokker

Nel 1912 Anthony Fokker fonda la sua prima compagnia aerea, denominandola "Fokker Aeroplanbau". L'olandese non era di certo un novizio del settore: nel 1910 aveva costruito infatti il suo primo aereo.

Lo Spin (questo il nome del suo primo velivolo), passò alla storia poichè fu il primo aereo di fabbricazione olandese a volare sui Paesi Bassi.

Avendo intuito tuttavia che la Germania potesse offrire migliori opportunità, Fokker si era trasferito lì e due anni più tardi, il 22 Febbraio 1912, aveva coronato il suo sogno: aprire finalmente la sua fabbrica di velivoli.

L'azienda, realizzò durante la prima guerra mondiale alcuni aerei destinati all'uso militare, fatto che costrinse Fokker, al termine del conflitto, a cambiare il nome della sua società.

La Fokker visse il suo periodo di maggior successo tra gli anni venti e trenta, quando rivestì un ruolo di prim'ordine nel mercato dell'aviazione civile.

Il Fokker Trimotore fu il velivolo di maggiore successso e di più largo utilizzo: prestava servizio infatti in 54 compagnie aeree.

Nel secondo dopoguerra, la fabbrica cominciò a risentire dell'agguerrita concorrenza delle fabbriche aeronautiche statunitensi e tedesche, ed iniziò un lento ma inesorabile declino, che la porterà al fallimento nel 1997.

Il predecessore del Fokker 70: il Fokker F28

Dalla collaborazione con la tedesca MBB e la britannica Short Brothers, nel 1962 la Fokker annunciò il debutto del Fokker F28.

Il progetto venne finanziato per metà dal governo olandese. Tuttavia anche quello tedesco contribuì in maniera sostanziale.

La produzione delle varie componenti dell'aereo venne suddivisa dalle varie società in zone ben precise:

  • la Fokker progettò il muso, parte della fusoliera e la zona interna delle ali;
  • la MBB produsse le restanti zone della fusoliera e la coda
  • la Short Brothers si occupò di realizzare le restanti parti delle ali.

L'assemblaggio di tutte le parti avvenne poi presso l'aeroporto di Amsterdam-Schiphol, in Olanda.

Il prototipo del primo Fokker F28 venne denominato PH-JHG, e si alzò in volo il 9 maggio 1967.

Il primo esemplare, ordinato dalla compagnia tedesca LTU proprio in quell'anno, venne consegnato solo nel marzo 1969, circa due anni più tardi.

La fisionomia dell'aereo, era caratterizzata dall'impennaggio a T e dalla presenza di due motori Rolls-Royce Spey550 posizionati in coda.

Ciò lo rese molto somigliante a tanti altri aerei in servizio a quel tempo (ad esempio il Douglas DC-9).

Il Fokker F28, modificato e dotato di fusoliera più lunga, venne ribattezzato F28-2000; poteva ospitare 79 passeggeri anziché i soli 65 del modello "a passo corto".

Questo modello era in realtà solo una versione rivisitata dell'F28-1000, ed esordì in aria nel 1971.

Successivamente, furono apportate delle modifiche sia alla versione 2000 che alla 1000, consistenti nell'installazione di propulsori più silenziosi dei precedenti e nella maggiorazione dell'apertura alare del velivolo.

I modelli che avevano subito questi aggiornamenti presero il nome di Fokker F28-6000 e F28-5000.

Nonostante queste migliorie, questi ultimi non ebbero il successo sperato: il secondo dei due infatti, non venne mai neppure costruito.

Grande successo lo ebbe invece la serie 4000, dell'ottobre 1976. Questa versione era equipaggiata con i nuovi motori Spey 555-15H con l'aggiunta di silenziatori e poteva trasportare 85 passeggeri.

L'apertura alare, inoltre, era ulteriormente aumentata.

Modifiche erano state apportate anche alla struttura (che risultava rinforzata) e al cockpit, interamente rinnovato e rivisitato con profonde modifiche degli allestimenti interni.

Il Fokker F70

A fine anni '80 la Fokker iniziò a sviluppare il progetto del Fokker F100, al fine di mandare definitivamente in pensione il vecchio Fokker F28, ormai in servizio da circa 25 anni.

Di pari passo rispetto al progetto del Fokker 100, si era già preventivato di realizzare un altro modello, che si sarebbe distinto dal "fratello maggiore" solamente per una fusoliera più corta: il Fokker 70.

Il 4 aprile 1993 ci fu il primo volo del prototipo dell'F70, mentre per l'esordio ufficiale si dovette attendere fino al luglio 1994.

Dopo aver conseguito le previste certificazioni dalle autorità olandesi, nell'ottobre dello stesso anno, il primo Fokker F70 fu consegnato alla Ford (con allestimento denominato "Executive Jet").

L'ultimo Fokker F70 prodotto venne consegnato nell'aprile 1997, proprio quando a causa del fallimento della fabbrica la produzione si interruppe definitivamente.

Nonostante la Fokker, ditta ufficiale di fabbricazione dei velivoli, avesse dichiarato bancarotta, nel 1999 la Rekkof (da notare, Fokker scritto al contrario), tentò il recupero di alcuni progetti, provando a rilanciare la produzione del Fokker F100 e dello stesso F70.

Nulla di concreto venne tuttavia realizzato e l'iniziativa fallì miseramente.

Il sistema di propulsione del Fokker F70

Il Fokker F70 era spinto da due motori turbogetto Rolls-Royce Tay.

Il propulsore era costituito da due giranti accoppiate, le quali erano collegate tramite un albero che ne trasmetteva il moto, ad una turbina assiale a singolo stadio.

L'aria veniva opportunamente spinta da un compressore centrifugo e convogliata in dei tubi di fiamma, ove poi avveniva la combustione.

Venne ideato e realizzato dalla britannica Rolls Royce negli anni 50, ma nella sua evoluzione, dopo il rilascio delle dovute licenze, fu migliorato dalla Pratt and Whitney e dalla Hispano-Suiza.

Queste nel 1951 ne diffusero l'installazione rispettivamente negli Stati Uniti e in Francia.

In seguito alle migliorie apportate, la Pratt & Whitney lo contraddistinse con la sigla "J48", mentre la Hispano-Suiza lo chiamò "Verdon".

Rispetto al precedente modello (chiamato Nene) questo motore era più grande di circa il 30% ed aveva quindi capacità di spinta nettamente maggiori.

Per dare un'idea delle dimensioni, possiamo dire che questo motore era lungo 2,60m con un diametro di 1,2 e pesava 935 kg a vuoto in versione standard.

Il peso saliva fino ai 1111 kg nella configurazione con postbruciatore.

Offriva nella sua versione originaria una spinta di circa 34kn, davvero portentosa per l'epoca.

Mediante l'utilizzo di postbruciatori o con iniezione di acqua, poteva anche ottenere incrementi temporanei di spinta fino al 15%.

I propulsori installati sui Fokker 70 ancora in servizio sono le versioni 620-15; ottimizzati ed evoluti nel corso degli anni, sono arrivati a potenze di circa 61kn.

Fratelli maggiori: il Fokker F100

A fine anni 80, i contenuti costi di realizzazione e soprattutto l'assenza di alternative concorrenziali nella classe 100 posti contribuirono al successo di questo modello.

Poco più tardi però, la realizzazione di modelli della stessa stazza e capienza da parte di aziende statunitensi e tedesche, fece diminuire la richiesta e le vendite del Fokker 100, il quale altro non era, che una versione "lunga" dell'F70.

Il basso ritmo di produzione fece sì che nel 1991, a fronte dei 230 ordini che erano pervenuti, la Fokker aveva prodotto solo 70 esemplari.

Questa lentezza nella produzione portò le compagnie aeree che necessitavano in tempi brevi di nuovi aeromobili a rivolgersi ad altri produttori di velivoli.

Nel 1993 vennero dotati i modelli ancora in fase di produzione di serbatoi aggiuntivi posizionati nelle ali, così da aumentare l'autonomia di volo.

Sebbene il Fokker 100 avesse avuto successo al suo debutto, l'azienda olandese non fu più in grado di risollevarsi e di controbattere alla grande concorrenza tedesca e statunitense che ormai aveva conquistato gran parte del mercato areonautico.

Dimensioni e numeri del Fokker F70

Il Fokker F70 non era certo una piuma: con le sue 39 tonnellate di massa a pieno carico, aveva quasi 10 tonnellate di peso in più del suo predecessore, l'F28.

Era lungo quasi 31m, con una superficie alare di 93 metri quadrati ed un'apertura di 28m; l'altezza era di 8,5m.

Grazie alla spinta dei due motori turbogetto collocati in coda, poteva raggiungere la velocità massima di circa 830km/h.

Di norma la sua velocità di crociera era di 740km/h, ed aveva un'autonomia di circa 2000km.

F70 ancora in servizio

Del Fokker F70 furono prodotti 48 esemplari e, nonostante sia andato fuori produzione nel 1997 per il fallimento della Fokker, è ancora in volo in diversi Paesi.

Viene ancora impiegato infatti (insieme al più lungo e capiente F100) in Olanda dalla compagnia KLM Cityhopper, in Romania dalla Carpatair e in Austria dalla Tyrolean Airways.

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